Consiglio Comunale: Intervento dell’Avv. Rosellina MADEO
Città di Rossano – Consiglio Comunale di Venerdì 8 Luglio 2016
Intervento integrale di apertura del Consiglio Comunale dell’Avv. Rosellina MADEO, Consigliere Comunale anziano, prima di essere eletta Presidente dell’Assise Civica
Apro questo mio breve saluto con comprensibile emozione per l’occasione che mi è stata affidata e sincera gratitudine verso tutti gli elettori, che indicandomi quale consigliere più votata, hanno consegnato a me il compito di avviare formalmente questa consiliatura.
Rivolgo in primo luogo un augurio di buon lavoro al Sindaco e alla sua squadra. Identico augurio porgo a tutti i Consiglieri, di maggioranza e di opposizione.
Aldilà e al di sopra delle collocazioni politiche dovremmo, tutti insieme, sforzarci, in questa aula, e nelle diverse sedi nelle quali si svolgerà la nostra attività politico istituzionale, di portare avanti le diverse idee e proposte nel rispetto delle opinioni altrui consapevoli che da oggi inizia per tutti noi e per la città che rappresentiamo una nuova stagione.
Con oggi ci lasciamo alle spalle la lunga e combattuta campagna elettorale. Una competizione elettorale che ha visto tutti noi protagonisti e che ha ribadito, con la straordinaria forza della democrazia, che ogni singolo elettore, ogni cittadina o cittadino sono gli assoluti protagonisti dell’impegno civile.
La vita democratica della Città ha davanti delle nuove sfide che dovremo insieme affrontare.
Nel rispetto dei ruoli e delle indicazioni del corpo elettorale penso che tornerebbe a sicuro vantaggio dell’intera comunità la salvaguardia, tra di noi, di uno stile di lavoro improntato all’ascolto più che al pregiudizio; al confronto costante, alla ricerca di soluzioni utili più che di parte. So bene che non sarà facile. Ma so altrettanto bene che senza un chiaro impegno di ognuno di noi sarà ancora più difficile, se non impossibile.
Accennavo, poco fa, a due sentimenti che provo in questo momento: emozione e gratitudine. In realtà ce n’è anche un altro: responsabilità.
Sento forte in me la responsabilità di far parte di questa assemblea consiliare.
Sottolineo con forza e grande orgoglio che sono certa coinvolge tutti. Questo è il consiglio comunale della grande Città di Rossano, la Città di San Nilo. Su noi tutti sono rivolti gli sguardi dei nostri concittadini. Attese, speranze, bisogni che la comunità affida alle istituzioni – come è giusto che sia.
Noi, per competenze, per funzioni e – non da ultimo – per disponibilità di risorse non possiamo certo dare risposte e offrire soluzioni per tutto. Non abbiamo la bacchetta magica. Ma c’è una cosa che soltanto noi possiamo e dobbiamo fare: stare vicini alla nostra gente.
Prestare attenzione, ascoltare, incontrare, capire.
Non vorrei entrare in un campo estraneo a questa occasione odierna ma credo di dover dire, proprio qui e oggi, che tra le cause della disaffezione alla politica da parte della gente, primaria causa è la lontananza dei politici dalle persone: si preferisce molto di più aggiornare uno status sui social network, fare un’intervista con un giornale o una comparsata televisiva che un incontro nel quartiere, un’assemblea e perfino una chiacchera in piazza, un caffè al bar. Allora è chiaro che il cittadino si allontana e la politica ispira diffidenza e spesso rabbia. Ma soprattutto si alimenta quel sentimento di sfiducia ed incertezza che tanto male sta facendo dappertutto. Fare delle persone il centro vero – e non retorico – dell’Amministrazione credo possa essere l’obiettivo di questa stagione che oggi inauguriamo.
Noi faremo sentire che l’istituzione comunale c’è, che il Comune non è distratto, che la nostra principale preoccupazione è che nessuno resti indietro.
Viviamo una fase assai difficile. Gravi difficoltà interne incrociano situazioni internazionali che generano allarme e fondate preoccupazioni: lasciatemi a questo punto mandare un pensiero ed un abbraccio ai familiari dei nostri connazionali uccisi nella strage di Dacca pochi giorni fa.
Cari colleghi abbiamo un progetto di fusione con la Città di Corigliano che è una straordinaria opportunità di sviluppo economico ma soprattutto una sfida di innovazione dei processi e di ammodernamento delle nostre istituzioni. Raccogliamo la sfida con convinzione e generosità. Superando i campanilismi e consapevoli che tempi nuovi ci attendono e avanzano più velocemente che mai.
Prima di chiudere rivolgo un saluto agli ex sindaci della Città di Rossano seduti nella minoranza (non si dimentica, anche se non si è condivisa l’azione politica, la passione e l’impegno profuso per la Città) e ai candidati alla carica di Sindaco non eletti (chi ha messo tanta energia e partecipazione ha ora la responsabilità di rappresentare in questa aula i sentimenti di rinnovamento rappresentati dai propri elettori.
Di tutti voi sono convinta che non farete mancare il contributo, sotto una veste diversa, alla crescita civile e morale.
E un saluto emozionato e felice alle donne consigliere. Oggi è un grande giorno per la democrazia e per la parità di genere a Rossano. Questo è il consiglio con il più alto numero di donne elette della storia. Ho speso parte della mia vita impegnandomi per la parità di genere, che non è una mera battaglia ideologica ma è una battaglia per la democrazia. Nessuna scelta può essere giusta se non è frutto della concertazione del modo diverso di vedere degli uomini e delle donne.
Una società più giusta ci sarà solo quando si potrà essere madri e padri e nello stesso tempo cittadini.
Cominciamo insieme nel rispetto dei ruoli e degli elettori che ci hanno votato a essere esempio di una politica diversa in modo che i NO diventino SÌ corali quando bisogna fare il bene della Città.
Faremo grandi cose. Ne sono sicura.
All’inizio del mio discorso ho salutato il Segretario Generale, non era un atto di formale deferenza verso la funzione burocratica ad egli affidata, ma a lui e a tutti i dipendenti comunali e del corpo della Polizia Municipale, va il mio personale ringraziamento e per l’attività che quotidianamente svolgono con grande preparazione e professionalità garantendo un servizio non sempre semplice.
A tutti noi, dunque, buon lavoro.